Marco era un ragazzo timido e insicuro. Non aveva molti amici e si sentiva spesso solo. Un giorno, mentre passeggiava per il parco, vide una ragazza che gli piaceva molto. Era bionda, con gli occhi azzurri e un sorriso dolce. Marco sentì il cuore battere forte e decise di avvicinarsi a lei.
– Ciao, mi chiamo Marco. Posso sedermi qui con te? – le chiese timidamente.
– Certo, io sono Laura. Piacere di conoscerti. – rispose lei con gentilezza.
Marco si sedette accanto a lei e iniziò a fare conversazione. Parlò del tempo, dei suoi hobby, dei suoi studi. Laura lo ascoltava con interesse e gli faceva domande. Marco si sentiva sempre più a suo agio e iniziò a provare dei sentimenti per lei.
– Sai, mi piaci molto. Vorrei uscire con te. – le disse alla fine.
– Davvero? Anche tu mi piaci. Perché non mi dai il tuo numero? – le chiese lei.
Marco era felice e le diede il suo numero. Si salutarono con un bacio sulla guancia e si promisero di rivedersi presto.
Marco tornò a casa contento e pensò a Laura tutta la sera. Si addormentò sognando di stare con lei.
La mattina dopo, però, si svegliò con un’ansia terribile. Si ricordava di aver parlato con Laura, ma non di cosa le aveva detto. Aveva paura di averla annoiata o offesa con le sue parole. Si sentiva stupido e inadeguato. Non sapeva cosa fare.
– Che cosa mi è successo? – si chiese.
La risposta era semplice: Marco aveva agito sotto l’influenza del suo subconscio e del suo inconscio.
Il subconscio è la parte della mente che contiene i ricordi, le emozioni, i desideri e le credenze che non sono sempre consapevoli. Il subconscio di Marco era pieno di insicurezze e paure che derivavano dalle sue esperienze passate. Quando aveva visto Laura, il suo subconscio aveva attivato il suo desiderio di essere amato e accettato. Il suo subconscio aveva anche influenzato il suo modo di parlare e di comportarsi con lei, facendolo apparire più sicuro e simpatico di quanto si sentisse in realtà.
L’inconscio è la parte della mente che contiene gli istinti, le pulsioni e le informazioni innate che non sono mai state consapevoli. L’inconscio di Marco era guidato dalla sua natura umana e dalla sua evoluzione biologica. Quando aveva visto Laura, il suo inconscio aveva riconosciuto in lei una potenziale compagna sessuale e riproduttiva. Il suo inconscio aveva anche stimolato la sua attrazione fisica e il suo battito cardiaco.
Marco aveva quindi agito sotto l’effetto combinato del suo subconscio e del suo inconscio, senza rendersene conto. Questo spiega perché non si ricordava bene di cosa avesse detto a Laura e perché si sentiva così ansioso al risveglio.
Per superare la sua ansia, Marco avrebbe dovuto fare un lavoro su se stesso per portare alla luce i contenuti del suo subconscio e del suo inconscio e renderli più armonici con la sua mente conscia. Solo così avrebbe potuto avere una relazione sana e felice con Laura.