LA LIBERTÀ

La libertà è un gruppo infinito, ci sono infinite libertà perché dipende dal punto di vista.

Ognuno dovrebbe essere libero, ma senza provocare danni agli altri.

Per esempio, ognuno è libero di vivere, nessuno è libero di uccidere.

Mettiamoci nei panni di un omicida, anche lui ha un motivo, la persona che è morta ha arrecato danno all’omicida e non era libera di farlo, la stessa cosa per l’omicida, lui non era libero di recare danno uccidendola.

Tuttavia dal punto di vista di ognuno di questi personaggi, pensa di essere libero di arrecare danno all’altro, questa è una percezione e come tutte le percezioni è reale, quindi hanno ragione a comportarsi in quei modi e va fatta giustizia, ovviamente quella della mia teoria della pace.

Se una persona passeggia e viene uccisa ha arrecato comunque danno all’omicida, anche se ovviamente ha fatto solo l’azione di essere presente, il movente c’è sempre stato, c’è e ci sarà per sempre.

Quando possiamo parlare? Mai.

Nel momento della litigata ci può anche stare, ma dopo, assolutamente no.

Questo mai è inconcepibile, possiamo discutere quanto vogliamo, ma il computer ha bisogno di una data, ma c’è libertà, si può inserire effettivamente il mai come data, però crasherà, dunque se l’obiettivo è farlo crashare, sei libero di farlo crashare.

Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin.

Il mai ha delle conseguenze disastrose, Giulia Cecchettin è libera di dirlo, solo, se sai che c’è un burrone, non starci troppo vicino.

Siamo d’accordo che dovrebbe essere una legge morale, ma quando le conseguenze diventano così tanto importanti allora bisogna tutelare con la legge la vittima che in questo preciso caso del mai è Filippo Turetta, il quale si può dire che è passato dalla parte del torto assillandola e uccidendola. Sembra ci sia un abuso di libertà

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