Si può far percepire alla persona che non stiamo mentendo e che stiamo dicendo una verità ammettendo che stiamo dicendo una bugia che è la verità ma stiamo fornendo un’altra verità usando gli altri metodi indicati per dire comunque la verità. Mentre è assolutamente vietato se poi al posto di dire la verità si dice una bugia. Perché è doppiamente grave, dire una bugia è grave e fa perdere la fiducia, ma dire che dici la verità che poi è una bugia fa perdere ancora più fiducia perché manda in confusione ancora di più perché non si capisce se è bugia o no la verità proposta.
ESEMPIO 1 CONSENTITO:
Lorenzo a me:”comunque ti ho mentito, la verità l’hai già capita”
Io:”sì ho capito, tu hai detto una bugia perché era imbarazzante”
Lorenzo resta in silenzio per far intendere che è questa la verità ma in realtà è un’altra. Dopo qualche giorno vengo a scoprire che la verità intesa era diversa e mi arrabbio.
Lorenzo:”eh ma io non ho detto che è così, sei tu che lo hai pensato.”
ESEMPIO 2 – VIETATO L’USO
Io a mia madre:”dimmi dove sono i documenti per ritirare i soldi, sono i miei”
Mia madre:”sono nel cassetto in sala sotto la tv”
Io:”non lo trovo, non mentire!”
Mia madre:”aiuto! No va bene la verità è che ce li ha la nonna Miranda”
Io:”sono appena stato là, lei non ne ha, basta mentire!!”
Mia madre:”aiuto! Basta va bene ce li ha l‘avvocatessa Moscardini!”
(Meltdown) le tengo le mani per non farla scappare per dirle:”io ho il diritto di sapere dove sono i documenti e tu non hai il diritto di dire le bugie su una cosa così importante e soprattutto non devi fare la vittima!!”
Mia madre:”aiuto! Non mettermi le mani addosso!”
Io:”bastaaaa! Non ti sto picchiando, smettila di dire che ti picchio e ti aggredisco”