Comprendere perché una persona ha detto una bugia è un passo molto efficace per arrivare alla pace. Chi dice una bugia ha sempre ragione nel senso che ha un motivo, va tollerato il motivo dietro la bugia ma non l’azione di averla detta. Perché se una persona dice una bugia è perché vede che conviene nel suo contesto e noi non siamo nel suo contesto. Tutto sta nel trovare l’equilibrio tra il rispetto per gli altri e il proprio.
LA PRIVACY
Alcune persone preferiscono dire una bugia invece di dire cose personali. Ovviamente bisogna dire la verità, anche dire semplicemente che non si vuole condividere informazioni private è una verità. È più accettabile rispetto ad una bugia che fa sentire ingannati perché si dice una bugia senza motivo e fa pure paura perché c’è qualcosa sotto. Soprattutto a lungo andare crea sempre più sfiducia e in tutti i tipi di rapporti se manca la fiducia è un problema. Alcune persone proprio hanno paura a condividere le informazioni personali perché pensano che la persona non tiene il segreto. Ci sono effettivamente alcune persone che vanno a sparlare volontariamente con gli altri rovinando l’immagine della persona che ha detto il segreto. Mentre altre invece tipo le persone autistiche tendono a fare fatica nel tenere i segreti e involontariamente raccontano i segreti. Una soluzione per la persona autistica può essere il fatto di dire il segreto ad una persona fidata che tiene il segreto, in questo modo la persona autistica sente meno il peso del segreto. Ad oggi si può fare con l’intelligenza artificiale avendo pure controllo sulla memoria.
Mentre per la persona che dice il segreto una soluzione può essere ragionare, cioè chiedersi qual’è il reale motivo per il quale si ha paura che le informazioni arrivino ad alcune persone. E soprattutto quando le persone a cui non si vuole mandare le informazioni gli arrivano, quali sono le reali ripercussioni. Non bisogna scappare dal motivo reale per quale non si vuole condividere l’informazione, altrimenti i motivi restano infondati e non è una cosa bella. Questo si che danneggia l’immagine perché questa persona mostra che non è capace a guardare dentro sè stessa, che è indice di maturità. Peggio se è un adulto pure genitore, dovrebbe dare l’esempio di una persona matura.
EVITARE LE DISCUSSIONI INFINITE
Alcune persone preferiscono dire una bugia piuttosto che avere discussioni infinite, ma questo è indice di immaturità, certo ci possono essere dei casi in cui conviene evitare discussioni infinite, ma deve essere visto come un ultimo tentativo di comunicazione. Ricordo che nella teoria della pace le discussioni infinite, con pause ovviamente, sono essenziali per arrivare alla pace. Non si può pensare di aver raggiunto la perfezione perché mai la raggiungeremo, possiamo accontentarci per un certo periodo e riprendere la conversazione quando necessario. Dobbiamo affrontare le discussioni piuttosto di evitarle. Questo è uno dei problemi della società, le persone sono addestrate ad evitare i problemi e soprattutto le discussioni e questo porta grandissime incomprensioni e problemi nella società. Come sempre se è una persona adulta e pure genitore, dovrebbe dare l’esempio di una persona matura che cerca di affrontare le cose invece di evitarle. Questa cosa è essenziale da trasmettere ai figli, perché bisogna insegnare al figlio che stare al mondo è difficile e invece di scappare dalle cose occorre affrontarle. Altrimenti potrebbe essere si cresce un bambino pauroso e insicuro. Un adulto e magari pure genitore che evita costantemente il conflitto rischia di trasmettere la lezione che “se c’è un problema, meglio nasconderlo sotto il tappeto”. Ma vivere implica affrontare anche ciò che non è piacevole.
EVITARE LE CONSEGUENZE
Alcune persone dicono una bugia per non avere conseguenze delle cose dette o fatte. Ovviamente questo è indice di immaturità, cioè bisogna prendersi le proprie responsabilità. Se è una persona adulta e pure genitore a farlo, non sta dando il buon esempio di una persona matura che affronta le sue responsabilità ed è un problema perché il figlio può crescere pensando di poter sfuggire alle conseguenze dicendo bugie, aumentando la possibilità che non rispetta la legge pensando di cavarsela con una bugia. Quando scopre che in realtà non è così, che deve assumersi le sue responsabilità, può verificarsi un trauma, con tutte le sue conseguenze negative ovviamente.
VOLER CONTROLLARE LA REALTÀ
Alcune persone dicono bugie perché si sentono tranquilli pensando di poter controllare la realtà. Ma ovviamente questo non è possibile perché noi siamo dentro all’ignoto come spiegato nella teoria della magia. Non possiamo controllare le cose accadono e soprattutto non abbiamo il diritto di manipolare una persona a nostro vantaggio, il rispetto per ogni essere ci vuole. Questo è indice di immaturità, perché significa che non si ha capito che il mondo non si può controllare ma provare a dominare e soprattutto che non si ha il diritto di manipolare le persone. Chi dice bugie per questo motivo ed è un adulto e pure genitore, che dovrebbe dare un bel esempio ai bambini, rischia di crescere un bambino maniaco del controllo che può fare male alle persone care intorno a lui.
PER ABITUDINE
Ci sono persone che invece non hanno colto un motivo per il quale dicono bugie o non si sono guardati dentro per capire il motivo e lo fanno perché si sono abituati o hanno preso l’abitudine dai genitori. Questo è un indice di immaturità perché come detto in precedenza bisogna guardarsi dentro e affrontare sé stessi e i problemi in generale invece di scappare da essi. Una persona che è adulta e pure genitore deve dare l’esempio di una persona che guarda dentro sé stesso e cerca di capire le cose, che affronta i problemi invece di evitarli. Questa cosa è essenziale da trasmettere ai figli, perché bisogna insegnare al figlio che stare al mondo è difficile e invece di scappare dalle cose occorre affrontarle. Altrimenti potrebbe essere si cresce un bambino pauroso e insicuro.
PER NON FERIRE I SENTIMENTI
Alcune persone dicono bugie per non ferire i sentimenti. Questo è indice di immaturità perché è vero che ci sono delle situazioni in cui la persona che deve ricevere la verità non riesce a gestire i sentimenti che possono generarsi. Ma è compito della persona più matura, un amico o soprattutto un genitore, spiegare che occorre gestire le emozioni e dargli delle strategie per farlo. Questo problema nella gestione dei sentimenti è più frequente nell’autismo, persone che hanno bisogno di una spiegazione della realtà. Un genitore che non accetta di doverlo fare pensando che tanto lo impara da solo, non è tanto maturo perché non ha compreso che la società non educa bene i bambini, ora più che mai sono lasciati allo sbaraglio. Un genitore che non accetta le difficoltà del figlio negandole e lasciando in mano alla società malata, non ha capito che è suo dovere prendersi cura di lui e insegnargli le cose. Non ha compreso che i figli non si possono fare su misura, bisogna accettarli per come sono, senza imporre modello di pensiero, cosa che per un bambino autistico è praticamente impossibile cambiare ma è abbastanza modellabile, soprattutto nell’infanzia. Non bisogna imporre il lavoro. Il figlio è una persona nuova al mondo con il diritto di scegliere cosa fare e pensare, sta ai genitore prepararlo ad affrontare il mondo, anche se la scuola deve aiutare.
PERCHÉ SEI PICCOLO
Alcune persone dicono bugie alle persone più piccole di loro pensando che sia giusto tradurre nella sua lingua da bambino le cose, o perché non riesce ad affrontare la verità. Sebbene sia giusto tradurre nella lingua del bambino, ogni bambino è diverso, c’è chi è più maturo e regge la verità, ma a chi si pensa che non regge la verità, va insegnato da un amico più maturo, ma soprattutto dai genitori come ho detto in precedenza. Dire una bugia troppo lontana dalla verità, rischia di creare sfiducia e trauma nel bambino quando scopre la verità. Nella società c’è il grossissimo problema che le persone con poca esperienza sono inferiori in molte cose, invece non è così, ricordo la teoria della superiorità: tutti sono superiori o inferiori a qualcosa o a qualcuno, dipende dal contesto. Ci sono bambini che su certe cose sono più puri o maturi, tipo alcuni bambini autistici, possono in realtà capire più di quanto uno pensa. E se gli si dice una bugia su cose che lui può comprendere, può essere un problema enorme perché si sente sottovalutato e cresce da insicuro e magari con il complesso di inferiorità.
Ci tengo a fare qualche esempio:
“Bambini non andare vicino al laghetto perché c’è una strega che fa affogare le persone” in questo esempio si sta dicendo una bugia lecita perchè è una traduzione verso i bambini, tuttavia sarebbe stato più rispettoso ed aver esercitato il dovere di insegnare a vivere al mondo dire la verità completamente, spiegare molto cosa sarebbe successo caduti in acqua. Se proprio è difficile allora sarebbe stato rispettoso dire:”bambini non avvicinatevi al laghetto perché se date fastidio a Poseidone, il re dell’acqua, vi fa affogare. Poseidone con la sua acqua ci dà la vita ma non bisogna dargli fastidio” in questo esempio addirittura è la pura verità se intendiamo Poseidone come la forza dell’acqua e l’acqua reagisce a noi se ci immergiamo e può soffocare. Ma inteso come una persona umana è un pò meno veritiero ma porta rispetto.
PERCHÉ HANNO IL COMPIACIMENTO PATOLOGICO
Le persone che hanno il compiacimento patologico, spesso sono neurodiverse. Risultano balliste perché cambiano idea frequentemente, così sembra perché dicono che va bene ma in realtà non andava bene, hanno detto una bugia. Queste persone si sentono manipolate se capiscono che un problema il compiacimento. Ecco spiegato il fraintendimento della manipolazione: La persona che si sente manipolata, dopo essersi accorta che compiacere non è una cosa sana, ha comunque paura se non compiace l’altra persona, quindi si sente costretta e accusa l’altra persona di manipolarlo. Ma cosa genera obbligo? Il modo di fare, occorre modificare il modo di fare per comunicare che per la teoria della pace, le persone si devono opporre se non vogliono fare una cosa, compiacere non è una cosa buona.