SI AFFERMA CHE SONO NEURODIVERSI E SI OFFENDONO

Purtroppo ci sono persone neurodiverse che non sanno di esserlo, con la conseguenza di avere problemi nella società. Queste persone bisogna aiutarle a capire che sono neurodiversi e avranno grandi benefici. Una persona neurodiversa e autistica consapevole è di enorme aiuto nel diagnosticare una neurodivergenza, questo perché sa realmente com’è una persona neurodiversa e se vede le caratteristiche nei propri amici, non è assolutamente da sottovalutare la cosa. Di solito le persone neurodiverse legano molto con i propri simili, cosa normalissima, si diventa amici se si hanno valori e ragionamenti comuni. Di solito i neurodiversi fanno fatica a trovare amici in questa società e dunque è logico concludere che gli amici dei neurodiversi, siano anche loro molto probabilmente neurodiversi, già l’amicizia è un segno fortissimo. Tuttavia non è l’unica cosa da considerare, ci sono tutte una serie di caratteristiche, che ancora una volta, un amico autistico nota molto bene grazie al funzionamento autistico che fa notare molti e alcune volte troppi dettagli. Quando viene detta l’opinione sulla neurodivergenza, molti la prendono in negativo, questo perché la configurazione diversa del cervello in questa società non è ancora accolta e ed è mal gestita, provocando problemi a queste persone diverse, che si sentono sbagliate, rotte, da buttare perchè piene di problemi. Invece non è un problema, anzi è una caratteristica di sè stessi da sapere per vivere meglio e bisogna provare sollievo ad aver capito la propria natura. L’opinione di un amico non sostituisce il professionista che diagnostica la neurodivergenza, ma è un grosso segnale dell’esistenza e occorre andare a fare i test. Svalutare l’opinione dell’amico è una mossa controproducente in quanto può offendersi e non voler più aiutare come prima e sopratutto si rischia di non conoscere sè stessi continuando ad avere più problemi del dovuto. Può essere visto come un attacco alle sue competenze di analisi, che con la configurazione autistica risulta essere superiore in media. Consiglio di leggere l’articolo sulla svalutazione. L’opinione dell’amico, in questo caso, dovrebbe valere di gran lunga di più degli psicologi che non sono preparati sulle neurodivergenze. Questo è un problema della società da contrastare. Purtroppo bisogna riconoscere che ad oggi in generale gli psicologi non sono preparati alle neurodivergenze e perciò fanno diagnosi che sono valide, ma comunque vaghe che non risolvono il problema alla radice. Preciso che chi ha ricevuto una diagnosi di ritardo lieve nell’infanzia o di autismo lieve e si considerano guariti, non è così, certo si possono trovare delle strategie, ma già solo il fatto di essere cresciuti porta vedere che le diagnosi non erano proprio esatte. Da una neurodivergenza non si può guarire, si può apprendere strategie per vivere meglio e risultare quasi indistinguibili dalla gente comune, sopratutto con l’autismo di livello 1, la sindrome di Asperger. Questa è una forma di autismo che non ha niente a che vedere con la sindrome di Down e si può condurre una vita abbastanza normale, con o senza diagnosi, talmente è una cosa lieve.

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