LA SCUOLA

La scuola per com’è oggi cambierà perché toglie il diritto delle persone a fare una strada diversa per arrivare ad avere la conoscenza, ma soprattutto viene imposta la conoscenza togliendo il diritto alle persone di conoscere solo quello che desiderano, è vero che imporre ai bambini a leggere, scrivere e contare è giusto, ma appunto solo le cose principali. Poi c’è la questione dei professori che vedono gli studenti come contenitori ed inferiori. Pretendono rispetto ma non lo danno, danno del tu e gli studenti devono dare del lei, questa è una forma di rispetto contraddittoria perchè si poterbbe dire:”vada a fanculo” e inoltre perchè si da della donna se è un uomo?  È che il lei deve essere eliminato dalla lingua lasciando spazio ai modi di fare come nella lingua inglese. Poi in questa società si dà del lei agli adulti e non a quelli più giovani, quindi i giovani sono visti come inferiori solo per l’esperienza e questo crea molto squilibrio. Se qualcuno vuole andare all’università e non ha la maturità, non può farla, e non è assolutamente corretto perchè se una persona fa il test di ammissione e si vede che ha la conoscenza necessaria, ottenuta da un’altra parte, è incredibilmente scorretto e stupido non ammetterla solo perchè ha fatto un percorso alternativo. Poi c’è la questione del concetto del professore che spiega e gli alunni ascoltano, ognuno segue la lezione a modo suo, c’è chi va lento e chi va veloce, segno che ognuno dovrebbe interagire con un professore a testa, cosa fattibile con la AI, ma in ogni caso con un pc ben programmato per gestire la spiegazione e il test che consente di passare alla cosa da imparare successiva. Poi c’è la questione che l’alunno deve essere intrattenuto, deve essere una cosa piacevole imparare, ma soprattutto bisogna unire la teoria con la pratica, attraverso giochi sul pc o addirittura esperienze con la realtà virtuale. Poi una persona ignorante che non ha studiato, può avere delle intuizioni e inventare cose, magari va a documentarsi su internet o con l’intelligenza artificiale per apprendere quello che serve per realizzare quello che vuole. Il professore impara dall’alunno e viceversa, chi non lo capisce non è un buon insegnante. Una persona che ha imparato a programmare per conto suo rispetto ad un programmatore professionista, per uno specifico programma può essere superiore, dato che la superiorità dipende dal contesto. Quindi avrebbe magari poche probabilità di fare meglio uno specifico programma, ma non zero.

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