Molti neurodiversi si sentono in gabbia perché sono esclusi, emarginati, soprattutto visti come rotti, da buttare, inferiori, non possono fare tante cose perché sono incapaci di gestire il denaro, di uscire da soli e prendere il treno, gli mancano le abilità di stare al mondo, proprio non sanno comunicare. Vengono limitati dai genitori e dai medici che non sanno apprezzare e rispettare la diversità. Hitler ha cancellato la parola razza ma il problema è rimasto, o siamo tutti rotti da buttare o siamo diversi e ci rispettiamo. Mi sembra doveroso far notare che: più li si mette in gabbia e più, quelli che preferiscono reagire, fanno qualcosa per uscire,vista la loro innocenza, innescando un circolo vizioso. Più vogliono uscire e più vengono messi in gabbia e così via.