IL DOLORE

Il dolore serve, attraverso il dolore, accompagnato dalla riflessione si arriva alla pace. Raggiungere la pace ha sempre un costo non indifferente. Il dolore è sintomo che qualcosa non va. È anche un momento di ispirazione che può aiutare a fare chiarezza, non va soppresso, ma va gestito al punto da poterci ragionare con calma, questo vale per tutto, sia che il dolore sia mentale, sia che è fisico. Eliminare il dolore non è una buona cosa, bisogna eliminare il problema alla radice. Se io ho un tubo che si è rotto e spruzza acqua, occorre mettere una toppa, ma ciò implica che sappiamo già qual è il problema e lo risolviamo temporaneamente. Bisogna fare attenzione invece a non nascondere i dolori, questi sono importanti per riuscire ad individuare il problema e risolverlo. Equivale un pò a nastrare tutto il tubo senza sapere dove perde. Ancor meglio come se un meccanico ha un cliente con la macchina funzionante e non rotta, il meccanico può aggiustare la macchina, ma bisogna portarla rotta. Dunque bisogna attenuare i dolori per poterli gestire meglio, ma è essenziale che rimangano a un livello tale da poter trovare il problema e la soluzione. Cioè è come ridurre l’allarme da grave a intermedio,senza ridurlo a basso che rischia di essere rimandato troppo. Per chi è autolesionista dovrebbe portare rispetto al suo corpo, è un pò come se fosse una skin, un semplice costume di un giocatore in un videogioco, ma ne abbiamo solo una in questa vita, quindi se rompiamo la skin per un piacere puramente momentaneo, rischiamo di non interagire più con il mondo e non risolvere mai più il problema alla radice. Pensate di poter non provare più dolore se morite? E se invece avete una seconda vita in un’altra dimensione? Voi sareste anime rovinate. Anche solo nella dimensione dei ricordi. Cercate di risolvere i problemi qui sulla terra,vi conviene di gran lunga.

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