IL FASTIDIO

Il fastidio è una emozione ed è soggettivo, per una persona possiamo essere fastidiosi e per un altra no, non è che se l’altra persona dice che siamo fastidiosi, lo siamo davvero, certo, può essere che abbiamo un comportamento che a molti da fastidio, ma in ogni caso, non è assoluto. Alcune volte può capitare una incomprensione, può essere che una persona può rimanere ancorata ad un commento fatto che non è bello sentire e allora quando una persona dice cose correlate, è come se se stesse ripetendo lo stesso commento indirettamente. Esempio: “Sei un dormiglione!”, in senso generico, la persona si ancora a questo e se noi diciamo:”eh ma ora dovresti alzarti o fare altro se no poi sballi gli orari e nei prossimi giorni fai fatica, chissene se è domenica, te ne accorgerai” in questo esempio stiamo dicendo cose diverse perché aver detto che è dormiglione è una cosa generica e la frase dopo può non essere ancorata all’essere dormiglione, quindi può essere detto sia perché vogliamo continuare a trasmettere che è dormiglione e provocare fastidio, sia perché in generale è dormiglione, ma nel caso specifico ci sono dei motivi per quale questa persona è stanca, lo capiamo e diciamo che dovrebbe alzarsi per non sballare il ritmo del sonno. Una eventuale incomprensione è non aver esplicitato che capiamo perché la la circostanza e vogliamo che lo diciamo perchè non deve sballare gli orari e non perchè è dormiglione, intendo proprio dire che lo stiamo dicendo non per sottolineare l’essere dormiglione. Consiglio di leggere la teoria del sonno. Questo concetto si può applicare a tante cose, per molti neurodiversi è facile cadere in queste incomprensioni e risultare fastidiosi. In sintesi la percezione di un messaggio non è sempre uguale all’intenzione di chi lo dice. La responsabilità della comunicazione è di entrambe le parti. Non è solo chi riceve il messaggio a dover decodificare correttamente, ma anche chi parla dovrebbe essere consapevole di come le sue parole possano essere percepite. Esplicitare il proprio intento è un buon modo per evitare fraintendimenti. Alcune persone però si sentono sempre attaccate perché ancorate ad altre cose brutte dette agli altri, In questo caso, la soluzione non è solo esplicitare meglio il proprio intento, ma anche aiutare chi ascolta a separare il proprio vissuto dalle intenzioni altrui. Per esempio a me da fastidio sentire il nome Claudia per quello che mi è successo, poi quando c’è alla tv un omicidio o peggio un femminicidio e tutti giudicano senza capire la dinamica, poi quando una donna non ha capito che forse c’è una incomprensione nelle molestie, è vero che non è una bella esperienza ma ci possono essere delle attenuanti necessarie per arrivare alla giustizia più giusta e altro che non ricordo. L’essere fastidiosi si differenzia dal sentirsi oppressi dall’insistente in quanto è più leggero e irritante a differenza dell’oppressione che generalmente ci si sente più sfiniti e stanchi  e in casi gravi un senso di costrizione più profondo, che porta a esaurimento e stress.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto