La teoria della pace riconosce il diritto di ogni persona di fare discussioni infinite con pause di riflessione. Definiamo cosa significa obbligo:”Obbligare significa costringere qualcuno a fare qualcosa, spesso tramite l’uso di forza, autorità o vincoli, senza che abbia la possibilità di rifiutarsi liberamente. L’obbligo può derivare da leggi, regole, pressioni morali o sociali, oppure da situazioni specifiche in cui una persona non ha alternative praticabili.”
Obbligare nella teoria della pace è considerata una pratica estremamente irrispettosa con conseguenze a breve e a lungo termine ignote ed enormi. Ma ci sono dei diritti e dei doveri quindi l’obbligo, anche se brutto da vivere, talvolta è necessario. Ecco dove c’è obbligo: di avere discussione, non per forza subito, salvo giustificazione, dove per giustificazione intendo spiegazione chiara e accettabile che assolve le conseguenze.
Non si può lasciare una persona nella confusione per sempre perché non si ha voglia di fare pace.
Alcune persone, molto probabilmente neurodiversi, hanno dei comportamenti che fanno pensare che obbligano, alcune volte è una incomprensione, altre è un principio che porta alla pace, vogliono risolvere problemi, non imporre la propria idea, comprendere. Alcune persone arrivano a denunciare per stalking, cosa giusta per la pressione sul momento, ma non per il chiarimento. Alcune persone scambiano il chiarimento come imposizione della propria idea, come manipolazione, l’avere dialogo. Invece deve essere un dialogo fatto con calma, con volontà di pace, dove ognuno cerca di capire le ragioni dell’altro, dove ognuno è pronto a lasciare le proprie idee a favore di una nuova che è l’accordo. Fare pressione è estremamente sconveniente e irrispettoso. Ma non si può sfruttare la scusa della pressione per un tempo lungo, ad un certo punto bisogna parlarsi. Per chi ha paura di avere dialogo che teme per la sua incolumità, ovviamente basta chiarire con quella persona tramite la terza persona, che può essere un carabiniere. Per risolvere, bisogna farlo con calma, cosa che quando viene a mancare, è segno di fare pausa, ognuno si deve ritirare per ragionare sulla prossima cosa da affrontare, per come esprimersi al meglio e chiarire. Le persone non hanno diritto a chiudere il discorso se non si è raggiunto un accordo, questo perché significa che non c’è volontà di pace e soprattutto speranza di fare pace. Ci sono dei casi ovviamente in cui bisogna lasciarsi ma vanno gestiti correttamente da entrambe le parti. La relazione, qualsiasi essa sia, si fa in 2.
Le relazioni non devono seguire un onda quadra, ma sinusoidale, altrimenti possono nascere traumi.

Alcune persone si possono sentire in gabbia dalla discussione infinita, ma ovviamente è prevista una conclusione. La discussione infinita lo è perché si può discutere di qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Cioè anche quando c’è una conclusione, questa viene considerata una pausa indefinita, in cui si può tornare a discutere. Questo principio è necessario per poter migliorare sempre, finché nessuno ha motivi di tornare a dialogare, non si dialoga. Di solito quando si arriva a una conclusione si può stare tranquilli per molto tempo, se l’accordo è buono. Preciso che l’accordo può anche essere semplicemente che entrambi riconoscono che non ha senso continuare a discutere in quel contesto, oppure entrambi hanno compreso le ragioni dell’altro ma decidono che è meglio chiudere la discussione per un tempo indefinito. Questa pausa indefinita deve essere concordata da entrambi, altrimenti il fatto che è indefinita può generare molta ansia, perché si lascia la persona nella confusione. Ogni caso è a sè e va capito, voglio che questo copre eventuali attacchi di persone che dicono:” eh ma nel mio caso è diverso” si ed è per questo che va compreso, fino ad allora non copro il vostro caso specifico probabilmente, ma invito a riflettere se è veramente così. Un portatore di pace, non impone il suo pensiero, non fa pressione sul momento, ma discute con calma, prova a risolvere tutti i problemi finché può e riconosce che alcuni problemi non si possono comprendere e quindi risolvere, l’ignoto esiste, bisogna accettarlo, in questo caso bisogna ricordarsi dell’esistenza della teoria della magia. Soprattutto ha sempre speranza di fare pace e se la porta nella tomba. Un portatore di pace cerca di comprendere, lascia andare il suo pensiero per uno nuovo, più ricco e migliore verso la pace, prende un pensiero di mezzo, che si ottiene ragionando con le altre persone. Nelle coppie è essenziale discutere in questo modo, bisogna vedere le discussioni come una crescita, sono essenziali per costruire una relazione sana. La gente che dice di no per non darla vinta, non vuole discutere, senza discussione il problema non si può risolvere. Alla fine di ogni discussione, se c’è vera pace, c’è anche un sentimento di vicinanza maggiore. Penso che tante persone abbiano perso questo principio, che proprio non siano educati alla riconciliazione perché le persone fanno questo ragionamento:”Ci sono tante persone al mondo e mi farò un nuovo amico o fidanzato.” questo ragionamento spinge alla non riconciliazione, questo secondo me è dovuto ai social, che purtroppo fanno credere alle persone che non è difficile trovare un nuovo amico, ma ogni amico è speciale perchè ogni persona è speciale, questo io lo considero un disturbo della società.
Preciso che ovviamente tutte le mie teorie e soprattutto questo articolo è messo in discussione proprio per questo principio, io sono il primo a mettermi in discussione per migliorare.