Alcuni neurodiversi tendono ad assecondare gli altri a scapito loro accumulando malcontento, dubbi e insicurezze fino al punto di crollo. Questa è una compiacenza patologica. Di solito questo succede nelle persone autistiche che fanno fatica a capire le altre persone, causando forse un disturbo borderline di personalità. Queste persone possono risultare balliste perché cambiano idea frequentemente, così sembra perché dicono che va bene ma in realtà non andava bene, hanno detto una bugia. La causa sono le esperienze negative passate dovuta alla diversità che non è accettata che produce anche senso di inferiorità. Ecco spiegato il fraintendimento della manipolazione: La persona che si sente manipolata, dopo essersi accorta che compiacere non è una cosa sana, ha comunque paura se non compiace l’altra persona, quindi si sente costretta e accusa l’altra persona di manipolarlo. Ma cosa genera obbligo? Il modo di fare, occorre modificare il modo di fare per comunicare che per la teoria della pace, le persone si devono opporre se non vogliono fare una cosa, compiacere non è una cosa buona. Un’altra cosa che può generare fraintendimento sulla manipolazione è la teoria delle bugie. Quella teoria nasce per poter accettare certe bugie dei neurotipici soprattutto e ci sono delle regole che ho scritto. Riporto un pezzo dell’introduzione della teoria delle bugie:”Innanzitutto sconsiglio l’uso perché rientra nella disonestà ma in alcuni casi si può usare tipo per difendersi o a fin di bene e il fatto di sapere come funziona questo metodo, permette di proteggersi da chi lo usa ed è quindi questo l’uso corretto, proprio come ascoltare una storia istruttiva.”
Manipolare è una pratica che non porta rispetto alla persona, perciò è un potere da gestire bene, da un grande potere, deriva una grande responsabilità. Le persone che sanno manipolare dovrebbero darsi delle regole e usare questo potere in alcune condizioni finalizzate per un bene superiore.
Come comportamento suggerisco di chiarire ogni tanto che la cosa in questione non deve essere fatta per compiacere noi. Se detto sempre può dar fastidio, ci vuole moderazione, è necessario farlo per prevenire incomprensioni. Si intende far capire alla persona che abbiamo un piccolo dubbio che possa farlo per compiacere, ma che non stiamo facendo un accusa perché vorrebbe dire che crediamo molto che lo sta facendo per compiacere. Bisogna esprimere semplicemente un piccolo dubbio.